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Il percorso didattico della Laurea Magistrale in Ingegneria chimica mira a formare una figura professionale di alto livello preposta all’ideazione, progettazione, pianificazione, sviluppo, gestione e controllo di sistemi, processi e servizi complessi nell’area dell’ingegneria chimica ed in quelle affini. Il percorso completa la formazione della Laurea in Ingegneria Chimica puntando a stabilire una più ampia latitudine di approccio ai problemi, ma allo stesso tempo anche un ben più elevato livello di approfondimento e consapevolezza professionale. Il Laureato Magistrale in Ingegneria Chimica acquisisce la padronanza degli aspetti metodologici dell’ingegneria di processo, basati su conoscenze avanzate delle materie proprie dell’ingegneria chimica, e delle applicazioni specifiche al settore delle tecniche di controllo e di analisi della sicurezza. La preparazione, completata e integrata da esperienze di laboratorio e/o da tirocini industriali, impartisce al laureato la capacità di rispondere alle diverse esigenze specialistiche collegabili all’analisi avanzata e alla progettazione di processi di trasformazione di interesse industriale. Inoltre, il laureato magistrale acquisisce le conoscenze, gli strumenti metodologici e la “curiosità intellettuale” necessarie per il prosieguo delle attività di studio e/o di ricerca ad un livello più avanzato (master di secondo livello, dottorato di ricerca).
il Corso di Laurea Magistrale è organizzato in tre “curricula” che permettono di esplorare ed acquisire competenze più specifiche e professionalizzanti nelle differenti aree del mercato del lavoro oggi a disposizione dei laureati in Ingegneria Chimica:
1) Curriculum “Ingegneria di Processo” (in lingua Italiana)
Il curriculum fornisce competenze ad ampio spettro in tutti i settori tradizionali, con particolare attenzione al design dei processi industriali. Il focus è sullo sviluppo di conoscenze ingegneristiche per garantire che i processi funzionino in modo sicuro, efficace, orientato alla qualità e al rispetto dell’ambiente.
Elementi qualificanti: la capacità di progettare apparecchiature e di sviluppare processi chimici industriali, lo sviluppo di competenze legate alla flessibilità del progetto, alla scelta delle materie prime ed alla minimizzazione del rischio industriale.
2) Curriculum “Sustainable Engineering” (in lingua Inglese)
Il curriculum consente di sviluppare una sensibilità per per la visione sistemica tipica del “life cycle thinking”.
Elementi qualificanti: sviluppo di competenze su temi di ecologia industriale, di termoprocessi e bioprocessi nell’ottica di sviluppo sostenibile, la capacità di progettare, mettere a punto e sviluppare
trasformazioni legate allo sfruttamento delle risorse e alla minimizzazione degli impatti, nonché del rischio ambientale connesso con le operazioni industriali.
3) Curriculum “Product Engineering” (in lingua Inglese)
Il curriculum consente di sviluppare una sensibilità per l’approccio microscopico alle trasformazioni della materia, alle relazioni struttura-proprietà dei materiali e dei formulati sia attraverso determinazioni sperimentali, sia attraverso approcci “ab-initio”.
Elementi qualificanti: l’approfondimento dei contenuti chimico-fisici di supporto all’analisi delle relazioni struttura/proprietà/funzioni, lo sviluppo di competenze specifiche in settori trainanti dell’industria di prodotto, quali ad esempio: farmaceutico, alimentare, della detergenza e della cosmesi, delle materie plastiche.